Da qualche settimana siamo ospiti fissi, un po’ come i virologi in tempo di Covid, delle aree speciali di una nota compagnia con sede a Bologna. Purtroppo aree speciali non è proprio un complimento trattandosi di un luogo dove gestiscono i sinistri con altra probabilità di frode. Però si sa come dice il detto “male non fare, paura non avere”. Quindi seguo sempre con curiosità le dinamiche che portano la nostra carrozzeria ad essere così ben attenzionata per motivi a noi sconosciuti. Perché un motivo ci sarà pure se hanno deciso di farti scannerizzare dagli Sherlock Holmes di Via Stalingrado.

Così, fra il lusco e il brusco, vieni a sapere che un sinistro è finito lì perché la scatola color buio pesto ha rivelato l’anomala posizione in cui si trovava l’auto al momento dell’incidente. In effetti quella posizione rilevata non corrispondeva a quella denunciata e solo andando a verificare con la lente di ingrandimento (testuale!), abbiamo capito che la data sul cid era diversa da quella che TUTTI avevamo letto, dall’impiegata dell’agenzia a tutti i curiosi dentro alla nostra carrozzeria, e che era stata presa per buona nell’aprire il sinistro. La copia era chiara e si leggeva male, infatti controllando il giorno precedente, anche la scatola nera si arresa al fatto che il sinistro era avvenuto proprio dove era avvenuto.

Nella stessa settimana veniamo a sapere che in un sinistro causato da un cane di taglia molto grande all’auto di un nostro cliente, ci sono delle perplessità sul fatto il cane possa aver fatto un danno così cospicuo (circa 3.000,00 euro). A parte che se oggi un cane si imbatte in un’auto che ha i fari a led o xenon, con un’unghiata fa 1.500 euro di danno solo con quello, ma comunque l’animale in questione di ricambi ahimè ne ha rotti parecchi e per fare un lavoro a perfetta regola d’arte, quello è il conto da pagare. In ogni modo a noi viene contestato il problema che il conto è caro per cui dal centro indagini più attivo dell’orbe terracqueo iniziano a fare le loro verifiche. Prima chiamano la cliente che gli conferma l’accaduto dicendo che c’erano testimoni anche se non si era premunita di chiedere loro una dichiarazione ma che avrebbe potuto ricercarli in quanto frequentano il suo luogo di lavoro. Poi passano al setaccio l’altra parte avendo per tutta risposta la conferma dell’accaduto e i certificati degli accertamenti fatti dal veterinario sul cane dopo l’accaduto, nonché l’attestazione del ricovero da parte della povera bestia nelle settimane successive per i postumi. Non si capacitavano probabilmente del fatto che il cane fosse ancora vivo. Forse nelle prossime polizze scriveranno che “si paga solo in caso di decesso del quadrupede assicurato”. Caduti tutti gli alibi aspettavamo con trepidazione il bonifico ma attenzione, il coupe de teatre: la polizza non copre l’evento.

Cioè, aspettate, fatemi capire: aprite un sinistro sulla base di una denuncia di un vostro cliente, inviate un perito a vedere l’auto (pagandolo, spero!), tenete sulle spine un carrozziere che non capisce cosa ci sia di strano in un danno fatto da un cane enorme che attraversa improvvisamente la strada, sguinzagliate il Ris di Parma de noantri che nemmeno a C.S.I., vi scandalizzate per un conto trattato e definito dal nostro consulente con un vostro funzionario (ergo la cifra definita era CONCORDATA) …e poi vi accorgete DOPO 3 MESI (!!!) che la polizza non copre l’evento denunciato? In pratica  come se noi prima verniciassimo una macchina e poi la raddrizzassimo.

E qui si aprono molti scenari.

La prima cosa che mi viene in mente è che forse dovreste concentrarvi più sui problemi organizzativi interni che sulle potenziali truffe ai vostri danni. Se un vostro agente/liquidatore non riesce a vedere che un certo evento non è coperto dalla polizza che ha stipulato, evitando di innescare una catena costosa e noiosa coinvolgendo altri attori che ne farebbero volentieri a meno, forse è meglio che dirottiate i soldi delle aree speciali sulla formazione dei vostri addetti.

La seconda, quella più importante e che a noi preme di più, è capire se certi danni vengono così ben attenzionati perché ci sono dei dubbi sul sinistro o su chi lo ripara. Poiché nella stessa settimana ho gentilmente rifiutato di fare almeno 2 lavori per non accettare il compromesso di fare due auto al prezzo di una ma alla fine si sa che da qualche parte quelle auto verranno riparate e che per tirare fuori un guadagno da questa situazione si farà ricorso ai vari espedienti che tanto nefasta hanno reso l’immagine del carrozziere da troppo tempo.

E’ così da sempre. Ci sono carrozzerie che campano del proprio lavoro e altre che campano di espedienti. Se volete un consiglio spassionato, cari amici bolognesi, la prossima volta che avete un dubbio su un sinistro che ci riguarda, fateci una telefonata che vi rendiamo la vita molto facile. E iniziate a mostrare attenzione a tutte quelle aziende che dalla notte dei tempi passano più tempo a costruire sinistri piuttosto che a riparare le auto. Avete nomi, cognomi e indirizzi e visto che siete così bravi ad incrociare i dati, fatelo per pulire il mercato da chi lo sporca, non da chi per essere corretto ma intransigente dà solo l’impressione di costare più degli altri. Perché a noi pagate solo il danno che il vostro assicurato ha subito, non quello di tutti i suoi parenti.