Alzi la mano chi non ha mai pensato questo di un carrozziere. Per non tediarvi con sermoni su costi fissi, costi variabili, tasse, contributi, investimenti, ecc… vi parlerò di cani.

Il caso ha voluto che il periodo di lockdown abbia coinciso con l’annuale tosatura che riserviamo ai nostri due cuccioli da guerra. Essendo chiusi giustamente i negozi preposti a tale servizio, mia moglie ha pensato bene di acquistare una macchinetta fai da te. Il tempo è passato e questa domenica abbiamo pensato che fosse il momento di sfruttare l’(incauto) acquisto. In realtà avevamo programmato di fare una bella camminata ma la parte ottimista della famiglia ha esclamato: “Ma tanto per dargli una tosatina cosa vuoi che ci voglia…” (ovviamente per contratto matrimoniale sono felicemente costretto a dichiarare che eravamo concordi su questo esperimento). Così abbiamo indossato i panni da camminatori in erba e, scaricata la App dei sentieri dell’Appennino tosco-emiliano, abbiamo preso l’oggetto del desiderio avvertendo tutti i familiari che dopo aver dato una veloce pelata ai cani ci saremmo fiondati all’avventura con un tale entusiasmo che avrebbero dovuto abbatterci per non farci arrivare direttamente a Santiago di Compostela.

Erano appena le 9.00 del mattino e quando siamo arrivati alla metà del secondo cane sono suonate le campane a festa: era mezzogiorno. Addio sogni di gloria.

Per fare bene quello che noi abbiamo fatto in modo discutibile anche se per noi accettabile, il negozio ci prende solitamente sui 70 euro. Ma voi potete immaginare anche 80 o 50… una qualunque cifra che vi faccia pensare cose del tipo “tutti quei soldi per dare una rasoiata a un cane?”. Intanto se lo avete pensato non avete idea della superficie di un cane… Provate a “svolgerlo” tutto e poi ne riparliamo.

Ma il punto non è certo questo: un artigiano non è pagato tanto per il tempo che impiega a fare un servizio richiesto, quanto piuttosto per il tempo che regala nel darlo o per la capacità di restituire la serenità presa in ostaggio da un bisogno più o meno impellente. Io e mia moglie per esempio, domenica abbiamo rinunciato ad un’emozione e non c’è alcun risarcimento che possa restituircela.

Il carrozziere è un po’ diverso, d’accordo, ma il senso è sempre lo stesso: non giudicate un lavoro esclusivamente dalla cifra che si porta addosso. Pretendete piuttosto che quella cifra abbia una spiegazione coerente e corretta ma ad apparente parità di lavoro, preoccupatevi più di chi è troppo economico, che di chi lo è poco. Innanzitutto perché il lavoro di un artigiano non è mai uguale ad un altro e se c’è molta differenza nei numeri di solito c’è anche in quello che rappresentano. E poi perché come diceva Ascanio, “dal campo ci deve sorti’ la fossa” per cui se non pagate il danno in un modo, rischiate di pagarlo in un altro. O peggio, di farlo pagare a qualcun altro.

Quando chiedete un servizio riflettete bene su chi avete davanti e sul motivo che vi ci ha portato. Perché se quel motivo è quello che vi fa dormire tranquilli, non sarà certo il prezzo a farvi cambiare idea.

P.s. Ci vediamo a Santiago appena finito di rasare i cani.