Da runner incallito per più di 10 anni, posso confessare che una delle cose più seducenti che abbia mai conosciuto nella vita, è il traguardo. Anche se a renderlo così speciale è sempre il percorso che ti ci porta.
Quella sensazione liberatoria di appagamento alla fine di uno sforzo non è però una novità. L’abbiamo provata tutti in qualcosa e abbiamo iniziato a provarla tutti da bambino, magari nelle cose più banali. Io per esempio provavo queste emozioni nell’attesa di una gita o prima delle vacanze al mare con i miei. O prima della festa medievale del paese. Insomma in tutte quelle occasioni dove l’arrivo era il gong che metteva fine a quelle emozioni. Il sabato del villaggio, tanto per intenderci.
Nel progetto Viaggio Sicuro che abbiamo sostenuto nella scuola Galileo Galilei di Montopoli, e che non mancherò di raccontarvi, ai bambini è stato tolto dal Coronavirus, oltre a tutto quello che sappiamo bene, il piacere di quelle emozioni. Dopo aver fatto in maniera magistrale il loro percorso di responsabili della sicurezza stradale in famiglia e aver assaporato il meritato riconoscimento, si sono trovati a vivere un’infinita vigilia con il sospetto di scoprirla anche inutile. Sospetto che in tutta sincerità, anche noi credevamo fondato fino a qualche settimana fa.
Poi per fortuna l’emergenza si è pian piano attenuata e la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti in questo progetto ha partorito una soluzione sostenibile per restituire a questi bambini ciò che il destino aveva preso in ostaggio: il loro meritatissimo BRAVO!
Per questo motivo sono orgoglioso e felice di rinnovare l’invito alle famiglie dei bambini partecipanti al progetto Viaggio Sicuro – Viaggio Allacciato, nonché ai loro altrettanto meritevoli insegnanti, di venire a ritirare liberamente negli orari previsti di venerdì e sabato i ricchi premi, ma soprattutto i cotillon (qualunque cosa siano) con i propri campioncini di sicurezza stradale.
Uno alla volta li premieremo tutti e proveremo a fargli dimenticare questa ingiusta e interminabile attesa.